Sa Die in sos logos de Angioy: iniziativa del Camillo Bellieni

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  Riscoprire i segreti della rivoluzione sarda, dei suoi protagonisti e dei luoghi che fecero da sfondo ai motti insurrezionali dell’Isola alla fine del Settecento.

  In occasione delle celebrazioni di “Sa die de sa Sardigna”, lunedì 28 aprile, grazie al contributo della Regione Sardegna e alla collaborazione dei comuni di Torralba e Bono, l’Istituto Camillo Bellieni organizza il convegno “In sos logos de Angioy”, un doppio appuntamento per conoscere le più interessanti ricerche, le testimonianze e gli studi sulla figura emblematica di Giovanni Maria Angioy dai suoi tempi fino a oggi.

   Numerosissimi e di alto spessore gli interventi previsti, sia in sardo che in italiano. La prima tappa sarà alle 10.30 nel cinema Carlo Felice di Torralba dove, dopo i saluti del sindaco Giovanni Maria Uras, prenderanno la parola Attilio Pinna, avvocato del foro di Sassari, con la relazione “Fiscalità e statualità ai tempi di Angioy”, il dottore di ricerca Stefano Alberto Tedde con lo studio “Autos de poderes generales a sos tempos de Angioy” e Leopoldo Ortu, docente di storia della Sardegna all’Università di Cagliari con una relazione su “Francesco Sanna Corda: personaggio di grande importanza all’interno del movimento angioyano”.  Modera Michele Pinna, direttore scientifico dell’Istituto Bellieni. In serata il convegno si trasferisce a Bono, paese natale dell’Angioy.

  Nei locali del cineteatro Rex alle 17, dopo i saluti del sindaco Michela Sau, interverranno Marina Sechi Nuvole, professoressa di geografia all’Università di Sassari, con “La geografia sarda ai tempi di Angioy e la geografia sarda oggi”, il dottore di ricerca Antonello Nasone con “Etica e politica ai tempi di Angioy”, il docente e studioso Michele Pinna con “Giuanne Maria Angioy: patriota giacobino e massone” e Antonio Delitala, studioso di associazionismo massonico, con “L’ispirazione angioyana all’interno della massoneria sarda”. Coordina Attilio Pinna. Sia a Torralba che a Bono saranno letti alcuni testi a cura di Salvatore Caboni, Salvatore Buccudu, Giovanna Piras, Franca Marteddu e Roberto Virdis.